Il biologo di Ecopark partecipa a una ricerca pubblicata su una rivista internazionale sul maltrattamento degli animali sui social network

Uno studio condotto dal biologo Antônio Carvalho, specialista nella lotta al traffico di animali selvatici presso la Wildlife Conservation Society (WCS Brasil) , con la partecipazione del biologo Igor Morais, coordinatore istituzionale dell'Eco Park di Foz do Iguaçu, sul maltrattamento degli animali sui social media, è stato pubblicato nel numero di novembre della rivista americana Biological Conservation, con il titolo: "Show of horrors: digital content creators profit from animal cruelty on YouTube".

Il rapporto mostra i risultati della ricerca dei biologi su 411 video provenienti da 39 Paesi. Sono state monitorate più di 50 ore di video.

Lo studio pubblicato dalla rivista ha rilevato che tra aprile 2022 e agosto 2023, i creatori di contenuti digitali hanno guadagnato circa 1,14 milioni di dollari grazie agli abusi sugli animali nei video sponsorizzati. E che i meccanismi di rimozione dei contenuti abusivi sono inefficienti.

"Centinaia di specie sono oggetto di esperimenti di caccia e pesca con scosse elettriche e reagenti chimici, oltre che di schiacciamenti, macellazioni crudeli, combattimenti forzati, salvataggi inscenati e banchetti con animali ancora vivi per l'intrattenimento online", avvertono i ricercatori.

L'obiettivo dello studio è quello di contribuire a porre fine a questa pratica e di richiamare l'attenzione degli inserzionisti che spesso finiscono inconsapevolmente per finanziare lo sfruttamento degli animali attraverso le loro campagne di marketing digitale.

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Oltre a queste situazioni di crudeltà visibile, le specie vengono utilizzate anche in produzioni che glorificano la vita degli animali in condizioni avverse, ma con sofferenze nascoste.
"In alcuni casi, possiamo vedere che i canali funzionano come zoo clandestini con bassi standard di cura, che traggono profitto dalle loro produzioni online", spiegano i ricercatori.

Le persone muoiono facendo video

A Conservazione biologica ha inoltre pubblicato che la produzione dei video mette a rischio la vita degli animali e la sicurezza delle persone. Ci sono stati più di 120 incidenti registrati con gli elefanti a causa di interazioni incontrollate o barriere protettive: il 21% ha provocato la morte di un uomo.
Nel caso delle tigri, la situazione è ancora peggiore. Ogni anno si registra almeno un incidente mortale negli zoo al di sotto degli standard negli Stati Uniti, e il 42% delle vittime sono visitatori.
"È importante che il pubblico sia a conoscenza di queste informazioni per decidere il tipo di istituzione da visitare e sostenere. Ci sono zoo con eccellenti standard di cura e interazioni educative controllate, mentre altri non ne hanno", avvertono gli autori.

Leggi l'articolo completo sulla rivista:
https://www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S0006320723004226?dgcid=author

L'Eco Park
L'Eco Park è dedicato a mostrare il rapporto tra gli esseri umani e gli animali, incoraggiando la connessione e il rispetto per la natura. È aperto tutti i giorni dalle 9.00 alle 17.30. Le presentazioni dei rapaci e del cavallo criollo hanno luogo in due momenti: alle 10.00 e alle 15.30, per una durata di circa 1,5 ore. Tra questi orari è possibile visitare la Mini-Fattoria e interagire con gli animali grazie alla guida del personale.

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